I corridoi umanitari continuano a essere una via legale e sicura per chi fugge da situazioni di guerra

In attesa dell’avvio di una nuova ospitalità che ci auguriamo si concretizzi a breve, si sono appena conclusi alla Goccia tre appuntamenti formativi rivolti a tutti coloro, soci e volontari  interessati a conoscere meglio il progetto Corridoi umanitari che  l’associazione ha avviato nel 2021 con l’accoglienza di una famiglia proveniente dalla Siria.

 L’accoglienza si è conclusa con l’avvio all’autonomia e una bella relazione di amicizia che sta continuando tuttora con tutta la famiglia. 

Con la dott.ssa Maria Luisa Mazzetta (psicoterapeuta esperta in etnopsicolgia  e psicologia delle migrazioni)  abbiamo approfondito le criticita’ relative alle vulnerabilita’ e alla sindrome di stress postraumatico.

 Con l’avvocato Gabriella Ciarlantini, ci siamo soffermati sul percorso legale e di assistenza necessario per questa tipologia di famiglie migranti ed infine con la mediatrice culturale Abir Tome  insieme alle attenzioni da porre nell’utilizzo dello strumento della mediazione, abbiamo considerato i tre aspetti che una persona migrante deve affrontare quando lascia il suo paese:  lo stress, la perdita di una parte di sé e l’adattamento  a una nuova prospettiva di vita.

Con l’occasione rinnoviamo il nostro appello; stiamo cercando un appartamento in comodato d’uso gratuito per ospitare una famiglia con bambini proveniente da un paese in guerra.  Consapevoli di essere solo una Goccia nel mare dei bisogni ma allo stesso tempo  che dobbiamo essere quella goccia che rende possibile il mare.

“…..i corridoi sono una via praticabile per evitare le tragedie e i pericoli legati al traffico di esseri umani. Essi attraversano i confini e, ancor più, i muri di indifferenza su cui spesso si infrange la speranza di tantissime persone, che attendono per anni in situazioni dolorose e insostenibili”. ( Papa Francesco)